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Ultime notizie dal blog
Nella sezione blog puoi trovare novità sul Parkinson, informazioni utili e tutti i progressi della ricerca
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Fotogallery, vignette e video
Testimonianze
Leggi le testimonianze di Nadia, Stefano, Carla e di tanti altri amici
Ricovero pre DBS: diario di bordo
Diario di bordo: primo giorno.
Sveglia ore 4:30
Doccia e duello all'ultimo sangue con lenti a contatto, le quali si rifiutavano di entrare nell'occhio.
La motivazione era valida: i tuoi occhi sono due fessure fisicamente non c'è spazio per entrare!
Alla fine troviamo l'accordo e piazzo le lenti.
Daniela si racconta
Era il 18 Gennaio1998 ed ero seduta a tavola con tutta la mia famiglia, stavo guardando la tv, con il braccio sinistro appoggiato sullo schienale della sedia, quando, ad un certo punto, mi sono accorta che il braccio tremava senza che io facessi nessun movimento.
In un istante i miei pensieri si sono fermati e la spensieratezza che avevo avuto fino un quarto d’ora prima era svanita e un forte dubbio iniziava a girare nella mia testa “non può essere un Parkinson, non a questa età, sono troppo giovane”.
Bice Zumbo: da io a noi - andata e ritorno
RETE FAMILIARE E RETI SOCIALI per il MALATO DI PARKINSON
Il Parkinson è una malattia cronica e degenerativa. Dal nostro “primo giorno di Parkinson”, da quando la diagnosi appare nella nostra vita ( Diagnosi: dal greco “dia-gnosco”: conosco attraverso o riconosco attraverso) ci spiegano che potremo avere sintomi motori e sintomi non motori.
Carla si racconta
Mi piacerebbe tanto riuscire a trovare la via della guarigione: la mia. Mentre scrivo queste parole mi vengono le lacrime agli occhi e mi chiedo perché alcune persone che hanno malattie incurabili guariscono e altre no. Qual è il meccanismo che fa scattare questo?
Quando mi hanno diagnosticato il Parkinson sono rimasta sorpresa perché, dopo un anno di visite ed esami, i medici me lo avevano escluso.
Massimiliano si racconta
Ciao, desideravo raccontarvi qualcosa di me e di una riflessione scritta durante un viaggio per me molto importante. Mi chiamo Massimiliano, ho 45 anni,e la mia storia racconta di me e di come la nostra mente, puo' portarci veramente a credere di star male per poi esserlo veramente. Ci sono stati momenti della mia vita che hanno fatto credere alla mia mente di essere in pericolo, di non potercela fare.