Salvo si racconta

Il mio nome é Salvo 

Mi chiamo Salvo e ho quasi settant’anni. 

 

Mi chiamo Salvo e ho quasi settant’anni. 

Dalla mia storia volevo solo estrapolare un avvenimento un po’ speciale, anzi per me molto speciale. 

Circa un anno fa ho letto un articolo, nel quale i malati di Parkinson venivano esortati a svolgere una qualche attività artistica, come complemento psicologico e comportamentale benefico a rinforzo della terapia farmacologica: dipingere, ballare, scrivere ecc. 

Io, che adesso sono in pensione, ho pensato allora direalizzare una cosa che da sempre mi sarebbe tanto piaciuto fare: scrivere racconti, mettere nero su bianco storie che mi portavo dentro, esperienze, valori, fantasie, ricordi, sogni, indignazioni, impeti civili, riflessioni, ma anche caricature, satire, invenzioni umoristiche. 

Insomma, narrazioni serie e impegnate, ma anche storie divertenti, perché il tempo della vita è così, alterna continuamente allegria e sofferenza, gioia e dolore, giorni sereni e giorni uggiosi,è incerto e mutevole.

Ne è nato un libro che ho titolato per l’appunto “Tempo Instabile”. L’ho inviato a due Case Editrici e ho avuto da tutte e due risposta affermativa. Da ambedue non mi veniva richiesta alcuna contribuzione economica alle spese di pubblicazione e non mi veniva imposto di comprare copie del libro oltre quelle che mi avrebbero dato in omaggio. Quest’ultimo aspetto lo dico perché oggi, se paghi, puoi pubblicare qualsiasi schifezza, ma se non ti viene chiesto niente vuol dire che all’Editore e alla Redazione in qualche misura il tuo lavoro sarà piaciuto. Ho scelto le Edizioni Leonida.

Io penso che quello che mi è accaduto sia una vittoria non solo mia, ma di tutti i malati di Parkinson. Diciamoci la verità, molto spesso siamo sottovalutati. Molte persone, quando sentono il nome del nostro disturbo, si aspettano un deficit cognitivo e intellettivo, che in realtà colpisce solo una parte minoritaria dei malati di Parkinson, e questa stessa parte minoritaria, di norma e fatte salve poche eccezioni, dopo un lungo decorso e in età decisamente avanzata. 

Quindi, aver pubblicato un libro, è come gridare, a nome di tutti noi e non solo a nome mio: “Non sottovalutateci, di norma la nostra intelligenza è integra e abbiamo da dire e da fare anche noi cose belle o utili. Non siamo da buttare via o da compatire e basta”.

Chi, mosso da curiosità, volesse andare a vedere cosa può avere scritto un settantenne malato di Parkinson da quattordici anni e volesse nel contempo contribuire al sostentamento di questa associazione, può comprare il mio libro collegandosi col sito www.editrice-leonida.com . Deve quindi entrare nella sezioneAcquista e richiedere “Tempo Instabile” di Salvo Tosto. Chi lo fa, è pregato gentilmente di inviarmi una mail semplicemente specificando di aver saputo del libro grazie al sito dell’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani. Infatti, per ciascuna copia acquistata da uno di voi, io mi impegno molto volentieri a rinunciare al mio guadagno per devolverlo interamente (e anche oltre) all’Associazione.

La mia mail è: salvatoreQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Non è necessario specificare alcun dato personale; è sufficiente la comunicazione chiesta prima.

Un abbraccio a tutti voi, Salvo Tosto

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